Spendo due parole sugli attuali frequentatori
della pista ciclabile.
Ho notato il primo ciclista nel giorno
stesso dei primi cinquanta metri realizzati su via Marruvio – era buio pesto.
In genere si vedono scorrere ciclisti e numerosi pedoni che non hanno finora capito
che da quelle parti non devono passarci. Talvolta i pedoni si fermano a
chiacchierare comodamente e i ciclisti si arrabbiano – gli italiani, mentre gli
stranieri sono più remissivi. Si nota qualche sparuta carrozzina con disabile.
È simpatico vedere padre e figlio – che deve imparare ad andare in bicicletta –, fare le vasche da via C. Corradini fino a
raggiungere via XXIV maggio e ritorno. (Idem,
due genitori + due figli, tutti in bicicletta).
La
utilizzeranno giusto gli extra-comunitari da ottobre in poi; si assisterà fino
a maggio a una sfilza d’immagini nel web che mostreranno la pista ciclabile vuota:
è bene prepararsi mentalmente. (Ho visto ieri un sacco di ciclisti sulla
vecchia pista: una mera combinazione).
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