martedì 6 agosto 2019

Mezza estate 2019 2

Si parla d’ambiente come di consueto, quest’estate; in tanti lo fanno. Vi è una novità importante nelle ultime settimane: sta bruciando circolo polare artico. Bruciano gli alberi ma anche, purtroppo, i terreni di torba: carbone. (Sto parlando di siti specializzati nazionali, di testate giornalistiche estere).
Ho trovato qualcosa anche da noi, declinato prevedibilmente nell’idioma locale, paesano. In un comunicato della locale sezione del Pd, io trovo: «Se Avezzano vuole combattere il cambiamento del clima ed essere la città verde nel polmone d’Italia allora deve puntare sul verde, possibilmente aumentandolo e non tagliando alberi in buona salute». È apparso in almeno un paio di testate on-line (MarsicaLive, TerreMarsicane), ieri 5 agosto. Volendo proprio combattere l’attuale cambiamento climatico, la prima cosa da fare è ridurre le emissioni di CO2 – com’è raccomandato da anni da autorevoli enti internazionali. In soldoni: ridurre, tra l’altro, la circolazione delle auto private. Nel comunicato invece, ci si rammarica essenzialmente per la perdita di alcuni parcheggi nella zona durante i lavori. (Roberto Verdecchia, due giorni prima, aveva quantificato: «ben 32-36 posti auto»). Di là del fatto che il progetto prevede di recidere sette alberi e di ripiantarne nove.
(Se in giro si parla tanto di altri alberi da piantare e di cemento – anche asfalto – da eliminare, dove comincio? Soprattutto: dove proseguo?)
È perciò sbagliato da parte di un partito politico prenderla con la realizzazione della pista ciclabile, che è stata una scelta almeno oculata – forse anche subita, per carità. Un partito dovrebbe elaborare una linea politica da far marciare nelle istituzioni e nei movimenti, più che «recepire le lamentele di chi vive in città»: che ci sta a fare, altrimenti?

Considerando che ci si trovava, sarebbe stato utile sapere dalla locale sezione dem che cosa pensa della chiusura al traffico dei due incroci interessati al restyling di piazza del Risorgimento – se n’è parlato diffusamente, in apertura, sul quotidiano regionale (24 e 25 luglio 2019).

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