domenica 4 agosto 2019

Mezza estate 2019

Riprendo il Rapporto Svimez – si tratta in realtà di alcune anticipazioni. Non si sono sforzate in modo particolare le testate giornalistiche a elaborare qualche pensiero, considerando il periodo dell’anno e hanno preferito pubblicare degli stralci.
«l’Italia farà registrare una sostanziale stagnazione, con incremento lievissimo del Pil del +0,1%», «L’indebolimento delle politiche pubbliche nel Sud incide significativamente sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini. Il divario nei servizi è dovuto soprattutto ad una minore quantità e qualità delle infrastrutture sociali e riguarda diritti fondamentali di cittadinanza: in termini di sicurezza, di adeguati standard di istruzione, di idoneità di servizi sanitari e di cura» in Sud, Svimez: “Spopolamento e Pil sottozero. Torna ad allargarsi la forbice con il Centro-Nord”, in «LaRepubblica» 1 agosto 2019.
«Negli ultimi 15 anni quasi due milioni di meridionali si sono spostati al Centro Nord Italia. In sostanza, sono di più i meridionali che emigrano dal Sud per andare a lavorare o a studiare al Centro Nord e all’estero che gli stranieri immigrati regolari che scelgono di vivere nelle regioni meridionali. […] Questa dinamica determina soprattutto per il Mezzogiorno una prospettiva demografica assai preoccupante di spopolamento, che riguarda in particolare i piccoli centri sotto i 5mila abitanti», in Rapporto Svimez 2019 | Due milioni di meridionali verso il Nord: “Altro che immigrazione, è questa l’emergenza”, in «Today» 1 agosto 2019. (Hanno scritto qualcosa loro).
«I segnali di rallentamento apparsi in Europa nella prima metà del 2018 “hanno ridotto le prospettive di crescita dell’intera area, tuttavia l’Italia subisce un rallentamento che riallarga la forbice rispetto alla media europea. Siamo l’unico Paese, a parte la Grecia, che non ha ancora recuperato i livelli pre crisi”», Rapporto Svimez: «Pil sotto lo zero nel Mezzogiorno, spettro recessione», in «IlCorriereDellaSera» 2 agosto 2019.
Quanto interesse ha suscitato il citato rapporto in una regione interessata dallo stesso? Pochissimo, prevedibilmente; niente nella Marsica.

«In Abruzzo la popolazione ad inizio 2017 era a quota 1.322.247, e con un saldo naturale -411.908 e saldo migratorio 178.190, si arriva a un totale di 233.718 abitanti in meno nel 2065 quando, secondo le previsioni, la popolazione arriverà appena a quota 1.088.529». La stessa testata pubblica anche qualche stralcio di Camillo D’Alessandro (Pd) riguardante l’attualità politica: «In questo contesto il [Sud] sprofonda con divari incolmabili laddove passasse l’autonomia richiesta dalle Regioni Lombardia e Veneto. Nel Nord vengono investiti in opere pubbliche 278 euro [pro-capite] a fronte dei 102 euro nel Sud». Sono d’accordo, indubbiamente. (Tutto questo si trova in: Rischio spopolamento nel Mezzogiorno e in Abruzzo, “Servono investimenti”, in «AbruzzoWeb» 2 agosto 2019).

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