venerdì 16 agosto 2019

Tema: il mio primo concerto

Ho citato un paio di episodi che hanno visto approdare noi abruzzesi agli onori della cronaca nazionale, lo scorso 3 agosto. Ne prendo un altro: il concerto di Roberto Vecchioni a Ovindoli, giorni fa. Le testate nazionali sono: Repubblica, CorriereDellaSera, IlSussidiario, VoxnewsInfo e BlastingNews del 12, IlGiornale del 13 agosto 2019.
Non si è fatta una bella figura noi marsicani anzi, si è affondati nel ridicolo. Abbiamo rimediato l’immagine delle persone che generalmente non vanno ai concerti e quando ciò succede, non sappiamo come comportarci. (E parte inesorabilmente la commedia degli equivoci).
Un concerto non è la somma di alcune incisioni: un artista può proporre nuovi arrangiamenti di suoi brani, anche eseguire altrui cover – come si dice oggi. Succede di tutto tra un’esecuzione e l’altra: battute, impressioni, saluti, siparietti, aneddoti personali, ospiti ricevuti sul palco, considerazioni, appelli, parolacce, imitazioni, poesie, raccomandazioni, gag. Anche bevute, fumate, spiluccate, accordature, risate, indumenti e asciugamani che volano, dialoghi con i tecnici. A margine, sono venduti CD, gadget e altro; un personaggio raccoglie generalmente anche fondi per qualche associazione benefica. Dimentico probabilmente qualcosa della mia esperienza in concerti di quel tipo di musica. Un pubblico di diecimila persone che si sente rivolgere: «Siete stupendi!», non si sente minimamente preso in giro anzi, applaude con trasporto. Chi afferma certe cose dietro qualche faro potentissimo non vede assolutamente niente davanti a sé.
tutt’altro ambiente un concerto di classica, lirica, jazz o King Crimson, David Gilmour).
Già, che cosa è successo a Ovindoli? Si è registrata una novità, qualche strappo, all’usato palinsesto? No, minimamente per quello che ho letto; nonostante ciò, alcuni – ammesso che le cose siano andate per come sono state raccontate dalle testate giornalistiche – si sono tolti lo sfizio di contestare un cantautore abbastanza apprezzato in Italia, con oltre mezzo secolo d’attività alle spalle. Chi dei due tiene maggiormente a non rovinare il clima durante un’esibizione: l’artista o il pubblico? (I fischi ci stanno bene in caso di «stecca» o défaillance da parte dell’esecutore; del cantante che interrompe un concerto, suona un’oretta o non concede il bis). Per citare don Lisander: ‘Fu vera gloria?’.
Le varie testate hanno ripreso – da Facebook – un brano del sindaco d’Ovindoli e proprio lì, si raggiunge un’altra vetta del provincialismo; Roberto Vecchioni è stato: «lautamente pagato dagli Ovindolesi». Domanda: come può un paesello di nemmeno milleduecento abitanti pagare «lautamente» un artista? Ha presente il sindaco di quel posto quanto costa una grossa produzione musicale italiana o internazionale? (Quanto costa la campagna pubblicitaria per il concerto di uno buono?).
Una questione rilevante nella vita quotidiana è l’insana voglia di litigare che purtroppo contagia i connazionali da alcuni anni a questa parte e produce simili situazioni. Troppi italiani viaggiano con il comando DISSENSO AUTOMATICO inserito – perciò a rimorchio degli altri. (Ignoro in quale percentuale c’entri anche la smania di visibilità, di finire sui giornali). Va da sé che non è obbligatorio andare ai concerti in una repubblica democratica come l’Italia – soprattutto delle persone che noi non sopportiamo.

(Considerando che è il cinquantenario: ‘We are stardust | We are golden | And we’ve got to get ourselves | Back to the Garden’).

Nessun commento:

Posta un commento