mercoledì 9 gennaio 2019

Il mondo magico

Non si parla da noi delle prossime Regionali: abitiamo nella periferia non solo geografica ma anche politica dell’Abruzzo. Mi sono perciò rincuorato a leggere un comunicato che ha a che fare, in qualche maniera, con la politica locale. Mario Casale (Articolo 1) ha scritto a MarsicaLive (7 gennaio) lamentando lo scarso impegno del Comune mostrato in occasione della recente nevicata; poi però si è malamente allargato. Ecco: «E mentre il “generale inverno” ieri attaccava i cittadini di Avezzano, c’era chi utilizzava tutta la sua fantasia per il parcheggio delle biciclette, nel progetto pista ciclabile tanto amato dalla città... nel frattempo i disagi degli ambulanti del mercato del sabato al nord della città sono pesanti e il malessere dei commercianti del centro rimane muto. Infatti ieri in città si vedevano solo ciclisti, in grandissima quantità, che faticavano a trovare parcheggio, non per il gelo, ma proprio perché non c’era il posto per parcheggiare, occupato dai cordoli della pista ciclabile. | Una gioia per pedoni, automobilisti e commercianti. Meno per i saldi».
Orbene, la notizia dei «ciclo-parcheggi» risale allo scorso 3 gennaio (cfr. MarsicaLive), mentre l’inaugurazione della pista ciclabile a settembre 2018; non mi risulta che siano stati svolti dei sondaggi sul gradimento di tale struttura – come d’altra parte per costruire l’ospedale, la chiesa dello Spirito Santo, le scuole in periferia, i campi di gioco più recenti (rugby, hockey su prato) o il depuratore. Gli ambulanti occupano un pezzo della ciclabile nord cui è stato eliminato il cordolo. Seguo costantemente, come tanti, le vicende locali sul web e posso assicurare che «il malessere dei commercianti del centro» è tutt’altro che «muto», anzi... Ho visto pedalare tre maschietti sulla pista ciclabile tra le 8,30 e poco dopo le 9 – da suicidio a -3° C e soprattutto con quel fondo ghiacciato in diversi punti –, immagino, da inguaribile ottimista, che la giornata sia proseguita con quel ritmo.

Ecco, la colpa delle vendite («saldi») andate malamente (a chi? Non è stata una «gioia» anche per i «commercianti»?) il 6 gennaio, è da imputare alla pista ciclabile. Ammesso e non concesso, che sia andato proprio così. (Domanda: chi l’ha rilevato?)

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