domenica 13 gennaio 2019

Radio Bar(i) 14

(Umarell). Ieri è stato pubblicato l’elenco definitivo dei candidati alla poltrona di governatore e a quelle di consigliere regionale; ho invece ascoltato altro in giro, una questione certo più leggera.
Tra il serio e il faceto – più sul secondo in realtà –, più di uno ha commentato un comunicato riguardante una targa: «Trascorsi sette anni tre sindaci e a nessuno è importato rimettere a posto quella lapide», MarsicaLive. La targa in questione, è di via don Orione (san Luigi Orione più che «Via Don Orione Padre dei Poveri»), finita male – sarebbe interessante anche ricordare come – nel 2011, come segnalato nuovamente da Augusto Di Bastiano. (Era facilissimo benaltrare).

Con qualcuno mi sono rifugiato dietro il mio conflitto d’interesse avendo a suo tempo raccontato la fine ingloriosa della targa di marmo nella piazza principale (2006), sul primo blog e in seguito ho semplicemente segnalato il fatto sulla mia pubblicazione riguardante la Piazza (2009). La cosa mi fece un po’ arrabbiare, ma non mi scandalizzai eppure si trattava di una questione che riguarda tuttora tutti gli italiani (piazza del Risorgimento). Non ho scritto mezza parola nel blog neanche nel 2011, in occasione del 150° dell’Unità d’Italia: quale miglior occasione? Non ho perciò nessun conflitto d’interesse – non mi andava di parlarne in realtà –, perché né a suo tempo né poi, mi sono rivolto mai a uno dei tre sindaci per far apporre nuovamente una targa quell’intitolazione nella piazza centrale d’Avezzano. Tra alcuni mesi, nel libro che sto scrivendo sulla periferia, accenno al fatto che diverse vie non sono indicate con una targa – si tratta di una pubblicazione, un’iniziativa editoriale e l’attuale sindaco può sorvolare senza porsi problemi di coscienza.

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