I
tecnici, i fonici di qualcuno sentono affermare ogni sera, in un posto diverso,
che la città «è bellissima», anche se fa schifo ai suoi stessi abitanti; vale
lo stesso per il pubblico: «Siete bellissimi!». (La stagione estiva dura sì e
no quattro mesi, per loro fortuna). Si è assistito a un simile spettacolo nelle
ultime settimane, per via dei leader
nazionali accorsi a sostenere i loro candidati alle Regionali. (È senz’altro
positivo che abbiano bazzicato l’Abruzzo e mi rincuora anche la folla accorsa alle
loro manifestazioni).
Più
di una testata ha segnalato gli svarioni più appariscenti, a me è rimasto in
mente uno che, invece, non ha notato nessuno. AbruzzoWeb riporta: «Sotto l’acqua o sotto la neve l’Abruzzo mi
regala grandi emozioni e per tutto questo vedrò di ripagarlo con i fatti», 21
gennaio 2019. È riferito al leader della Lega, che ben conosce Milano e la
Lombardia. Trovandomi da quelle parti per un anno e mezzo, notavo nel periodo
invernale – ammorbidita dallo smog – una striscia bianca che correva lungo
l’orizzonte. Vedevo da lì una piccola porzione delle Alpi e non avevo certo nostalgia
né del Gran Sasso né tantomeno del Velino. Nessun fenomeno meteorologico rilevante
in quell’anno e mezzo, mentre capita di quando in quando, in seguito a forti
acquazzoni, che sia il Lambro sia l’Olona esondino. Si hanno degli smottamenti
o delle frane in simili situazioni, da noi. È da benedire l’acqua in ogni modo,
ma da questo alle «grandi emozioni» ce ne corre. I leader nazionali hanno trattato di questioni italiane e
internazionali più che di argomenti che riguardano la nostra regione: possiamo
anche comprenderli – solo loro –, con un po’ di buona volontà.
Quelli
di qua, invece? In piena campagna elettorale, dodici giorni dalle Regionali Domenico
Venditti scrive di poco oltre il proprio condominio, la prende con la «inverosimile pista ciclabile, [gli] inefficienti parcometri, [la] mancanza
dei parcheggi alternativi con le strisce bianche». Marsicanews 28
gennaio 2019. La solita solfa obietterà più di uno. Aveva già dato il meglio
poco prima: «In tutte le città italiane il mercato storico è sempre inserito nel
cuore urbano». Non son messe proprio così le cose, come ho pubblicato l’anno
scorso: bisognerebbe conoscere un po’ meglio le nostre città per parlarne.
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