martedì 29 gennaio 2019

R19 (parsley)

I tecnici, i fonici di qualcuno sentono affermare ogni sera, in un posto diverso, che la città «è bellissima», anche se fa schifo ai suoi stessi abitanti; vale lo stesso per il pubblico: «Siete bellissimi!». (La stagione estiva dura sì e no quattro mesi, per loro fortuna). Si è assistito a un simile spettacolo nelle ultime settimane, per via dei leader nazionali accorsi a sostenere i loro candidati alle Regionali. (È senz’altro positivo che abbiano bazzicato l’Abruzzo e mi rincuora anche la folla accorsa alle loro manifestazioni).
Più di una testata ha segnalato gli svarioni più appariscenti, a me è rimasto in mente uno che, invece, non ha notato nessuno. AbruzzoWeb riporta: «Sotto l’acqua o sotto la neve l’Abruzzo mi regala grandi emozioni e per tutto questo vedrò di ripagarlo con i fatti», 21 gennaio 2019. È riferito al leader della Lega, che ben conosce Milano e la Lombardia. Trovandomi da quelle parti per un anno e mezzo, notavo nel periodo invernale – ammorbidita dallo smog – una striscia bianca che correva lungo l’orizzonte. Vedevo da lì una piccola porzione delle Alpi e non avevo certo nostalgia né del Gran Sasso né tantomeno del Velino. Nessun fenomeno meteorologico rilevante in quell’anno e mezzo, mentre capita di quando in quando, in seguito a forti acquazzoni, che sia il Lambro sia l’Olona esondino. Si hanno degli smottamenti o delle frane in simili situazioni, da noi. È da benedire l’acqua in ogni modo, ma da questo alle «grandi emozioni» ce ne corre. I leader nazionali hanno trattato di questioni italiane e internazionali più che di argomenti che riguardano la nostra regione: possiamo anche comprenderli – solo loro –, con un po’ di buona volontà.

Quelli di qua, invece? In piena campagna elettorale, dodici giorni dalle Regionali Domenico Venditti scrive di poco oltre il proprio condominio, la prende con la «inverosimile pista ciclabile, [gli] inefficienti parcometri, [la] mancanza dei parcheggi alternativi con le strisce bianche». Marsicanews 28 gennaio 2019. La solita solfa obietterà più di uno. Aveva già dato il meglio poco prima: «In tutte le città italiane il mercato storico è sempre inserito nel cuore urbano». Non son messe proprio così le cose, come ho pubblicato l’anno scorso: bisognerebbe conoscere un po’ meglio le nostre città per parlarne.

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