(È piaciuto il taglio del post precedente,
proseguo). «Spingere i cittadini a muoversi a piedi?» da parte di
un’Amministrazione comunale, s’intende. L’anno passato, ho cominciato a
incrociare in giro tre o quattro conoscenti, poco più grandi di me, che non
vedevo dai tempi della giovinezza. Loro hanno passato decenni a spostarsi in
automobile; il medico li ha invece consigliati di muoversi il più possibile a
piedi, in tempi recenti. (È immaginabile anche l’allontanamento da
superalcolici e sigarette). È questa una situazione comune a migliaia di avezzanesi che veleggiano o
che hanno già superato i settant’anni; non si è minimamente accennato a questa quantità nelle polemiche della scorsa
estate.
Ho anche ricordato, mentre alcuni
personaggi chiedevano nuovi parcheggi per compensare quelli persi con la
costruzione della pista ciclabile al centro, che in città europee con milioni
d’abitanti si comincia a eliminarne.
Tutto questo per disincentivare il traffico privato motorizzato e perciò
abbassare l’inquinamento atmosferico; si fa scendere, per la stessa ragione,
anche la temperatura dentro casa,
nel periodo invernale da 20° a 19° C.
L’inquinamento
atmosferico miete oltre 90mila persone
l’anno nella Penisola; la situazione locale è senz’altro migliore di quella nella
Pianura padana ma è saggio prestare attenzione al fenomeno, in ogni modo.
Si è letto molto, nei mass media locali, di pedoni infortunati
lungo la pista ciclabile – dove non dovevano passare né starci sopra –, la
scorsa estate. Idem, di automobilisti
che hanno invaso lo stesso tracciato. Non sono stati invece registrati
incidenti automobile-bicicletta su tale pista: è una buona o una cattiva
notizia?
Non votare alle Amministrative mi fa
meglio apprezzare l’azione di un sindaco più che soffermarmi sulla sua
momentanea appartenenza politica.
P.S. ‘sora nostra’ si sta divertendo a togliere di mezzo gli amici più
cari.
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