Ho
già accennato a questioni secondo me importanti per l’Abruzzo, ne aggiungo un
altro paio, che non sarà trattato in campagna elettorale. La prima è il
dissesto idrogeologico: se ne accennerà giusto per riempire qualche programma,
nemmeno tutti. La seconda è legata al climate
change. Esempio. Un mese e mezzo fa è stato segnalato il rischio che
Fossacesia, Martinsicuro e Pescara finiscano sott’acqua – oltre 140mila
abitanti. (I corregionali non hanno fatto una piega, compreso quelli che
abitano sulla costa – cfr. don Ferrante del don Lisander).
Due
centimetri di neve hanno scatenato una polemica politica, ad Avezzano. (La
critica è partita con il piede giusto per poi divagare ampiamente – a dir poco
–, come ho pubblicato il 9 gennaio). La settimana seguente c’è stato il primo gelicidio (freezing rain) in piena regola in città – dopo le «prove» degli
ultimi tre anni –, e una nuova protesta. La polemica anche questa volta è stata
strumentale – non come la precedente, per carità.
Sono
uscito alla solita ora quella mattina e ho subito notato che – in città – era
difficoltoso camminare sul (fondo del) marciapiede. Andava meglio sulla
carreggiata mentre erano improponibili i tratti con il pavé – le lastre calcaree erano per pattinatori. Ha perciò avuto
problemi – ripeto, dentro Avezzano –, chi si muove a piedi non l’automobilista né quello che usa i mezzi pubblici.
Il
Comune, quali mezzi possiede o può richiedere in simili casi? Nessuno perché ci troviamo di fronte a
un fenomeno inedito, a questa latitudine; bisognerà attendere ancora che i
sindaci delle città più colpite da
tale pioggia elaborino delle strategie. (Sappiamo bene come comportarci in caso
di neve; da almeno quattro anni ci è stato consigliato come prevenire e
fronteggiare i flash flood). Vi sono
stati diversi commercianti che hanno meritoriamente, generosamente sparso del
sale davanti al proprio esercizio. (Non è questione di solo sale). Bisognava
intervenire sui marciapiedi,
appunto. (Dove si trovano e sono comunemente agibili, da noi).
P.S.
(Gli amici si scelgono). Una mia amica è scivolata e caduta malamente quel
giorno fatidico; lei è andata in ospedale ed è poi uscita senza farlo sapere a
testate giornalistiche, Facebook o Twitter.
Nessun commento:
Posta un commento