domenica 20 settembre 2015

Il conto della serva


Mi piace riciclare, riusare, ricontestualizzare avendo la stessa età della Pop Art.
Prendo un post recente a caso e lo utilizzo per il gioco «chi ha perso, chi ha vinto».
Prendiamo qualche chilometro di pedonalizzazione della citata Variante Spallone (2001), mai attuata per l’opposizione dei commercianti. (Sapere + tecnica, adottata dall’ente locale, mentre dall’altra parte, le argomentazioni erano uguali a zero e abbondavano i gridi di dolore).
Proseguiamo con il Pgtu (2003), che è rimasto lettera morta, ancora per non contrariare i commercianti. (Sapere + tecnica + software, adottato dal comune, mentre dall’altra parte, le argomentazioni erano uguali a zero mentre sovrabbondavano i lamenti).
(Il colmo del ridicolo). I commercianti prima incoraggiano, poi avversano la pedonalizzazione di corso della Libertà dopo una delibera di giunta (2009).
Il comandante della Polizia locale propone un’isola pedonale limitata, la «crocetta» (2010), ma non se ne fa niente per il solito motivo. (Sospiri e lai da parte dei bottegai, anche in questo caso).
Il progetto di restyling di piazza Risorgimento prevede la chiusura al traffico motorizzato di un breve tratto al centro (2014) ed è facile immaginare la reazione dei commercianti quando ne avranno sentore. (Sapere + tecnica nel senso più nobile, adottato dal comune d’Avezzano, mentre dall’altra parte, le argomentazioni saranno uguali a zero a differenza degli infiniti pianti e delle persistenti lamentazioni).
Chi ha vinto? I commercianti.
Chi ha perso? Lo Stato.
(È una vittoria delle emozioni e della superstizione sul pensiero astratto).

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