Visto il successo del post sugli
scontri a L’Aquila – evitate di andare alle manifestazioni non autorizzate –,
vi segnalo anche questi:
Avercelo un giornalista del genere da
noi – nel senso: ad Avezzano.
Vai, vai:
Mi hanno segnalato anche questo, sul
sentirsi assediati da parte degli aquilani – le ultime cinque righe:
(A
Perfect Murder). Restiamo nel giornalismo abruzzese. Un quarantenne vive d’aria da quattro anni come s’immagina dalla
testata on-line più autorevole nella nostra
zona:
Era il seguito di questo:
(Vi risparmio il terzo, ieri [oggi, fuso
di L.A.]; in sintesi: se n’è interessato Il
Giornale). Vive veramente d’aria
o invece e verosimilmente l’ha aiutato (bene, male, così-così) qualcuno (ente, associazione,
persona) in tutto questo tempo? (Si conoscono le generalità di chi racconta e si
può risalire a quelle di chi fabbrica il pezzo, ma non a quelle di chi conferma la vicenda, tutta o in parte).
Vi manda a quel paese o no lo psicologo, lo psichiatra o lo psicanalista cui richiedete
il nome di qualche suo cliente? Vi manda a quel paese o no l’associazione, la
cooperativa, l’ente d’assistenza (pubblico, privato) cui chiedete delle persone
che esso segue? Vi manda a quel paese o no l’eccellente reparto ORL d’Avezzano,
nel voler scucire qualche pettegolezzo circa i miei quattro «taglia-e-ricuci» –
per quanto sbandierati su questo blog a centinaia di persone sparse per il
Pianeta? Un amico che ti racconta di aver bazzicato per qualche anno il Sert o gli
Alcolisti anonimi, non ti rivelerà
mai chi altro ha incontrato nella sua esperienza; la Mensa san Lorenzo, non pubblica nel web la lista dei poveracci
che sono passati dalle sue parti negli ultimi vent’anni e passa. Quando vado a
votare, mi ritrovo da solo nella cabina elettorale. (M’interessa solo questo; è
facile intuire dove vanno a parare i
due articoli – evitando di leggere le reazioni che hanno suscitato).
(Critical
mass for boys). Un paio di ragazzini fermi in mezzo alla carreggiata
(stretta, senso unico, trafficata, fuori dalle strisce pedonali) si
allacciavano le scarpe – tutte e due – con molto comodo: prima uno e poi
l’altro. Lunga coda di automobili ma nessuno ha usato il claxon. (Ridacchiavano
perfino, i due).
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