venerdì 22 settembre 2017

8 in un salotto

Mi è stato richiesto un consiglio per una manifestazione. Ribatto invariabilmente in simili casi: «Quante persone?».
Vi sono diversi spazi in città (pubblici, privati) e alla fine si è parlato anche dell’ex-scuola M. Montessori da poco ristrutturata. L’ho sconsigliata perché è un luogo che gli avezzanesi ignorano e difficilmente entrerà nelle loro preferenze. (In fondo è un’altra sala-conferenze nonostante la denominazione vintage «Centro culturale polifunzionale). Durante i vari interventi che l’hanno rinnovata, era stata fatta passare come un futuro centro per la socializzazione dei giovani e in campagna elettorale era stata presentata addirittura come il «Salotto della città».
È inutilizzata dalla sua (ovviamente pomposa) inaugurazione avvenuta il 12 aprile 2017; si sarà tenuto sì e no un paio di presentazioni – posso sbagliarmi ovviamente. In sintesi: né manifestazioni culturali né tanto meno uno spazio aperto a stormi di compaesani che cominciano a conoscere e frequentare la città attraverso i suoi spazi pubblici. È un edificio come tanti, che sembra disabitato; la sua nuova destinazione non ha spostato di una virgola la vita, il «funzionamento» del centro. Il contributo della Fondazione Carispaq è servito semplicemente a evitare che andasse in rovina uno dei più vecchi edifici d’Avezzano. È un altro spazio pubblico inutilizzato nel Quadrilatero, a ridosso della piazza principale e di fronte alla biblioteca comunale – chiusa da decenni.

(Il tutto era largamente prevedibile)

Nessun commento:

Posta un commento