giovedì 28 settembre 2017

Palla di prova

La cosa più simpatica nella precedente vicenda è che una testata aquilana ne ha scritto circa il triplo di quanto invece ne è stato pubblicato, da una sola testata, nella zona maggiormente interessata all’impianto (Avezzano chiama le imprese: 3.500 euro di sgravi all’anno; “tentato” anche Toto, in «AbruzzoWeb» 26 settembre 2017).
Mi ha fatto molto piacere che un partito si sia schierato chiaramente e prontamente contro (M5s). (Sante parole quelle di Francesco Eligi: «I cementifici vengono a essere utilizzati o trasformati in veri e [propri] inceneritori. Ce ne sono […] che bruciano tonnellate di Css [combustibile solido secondario] in tutta Italia», da MarsicaLive). Tocca adesso alle associazioni ambientaliste dire la loro – ci si aspettava solo quelle, immagino.
Ogni quattro, cinque anni, si parla di nuova rivoluzione industriale e noi invece ci convertiamo al cemento. Roba da chiodi: sulla costa si costruisce da matti e vogliono far impiantare un cementificio in una zona interna che ha ormai imboccato la via del declino, mah. (È la stessa storia degli inceneritori: li impianti sulla costa perché è zeppa di persone e non all’interno, dove noi siamo quattro gatti e per di più sparpagliati. Ripeto: secondo me è solo una prova per saggiare il terreno.)

A proposito di M5s, dovrei scrivere qualcosa di lungo sulla questione degli ipermercati tirata fuori ieri dal consigliere di cui sopra di cui circola una magra cronaca e mi ci vorrà un po’ di tempo.

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