domenica 24 settembre 2017

Cinecittà sotto casa

Giocherellando con il computer un conoscente ha letto a voce alta: «Sabato e domenica, nel sito archeologico di Alba Fucens, gli antichi legionari romani torneranno ad animare la città equo/romana», in F. Proia, Gli antichi legionari romani tornano a far rivivere Alba Fucens con il “Castra Militum”, in «MarsicaLive» 22 settembre 2017. (È mio il grassetto). «Sono impazziti tutti?», ci si è chiesto.
Il pezzo è stato riletto più volte fino a capire come sarebbero andate le cose nel week end. La chiave si trova qui, attenzione al grassetto: «L’evento è possibile poiché da giugno l’associazione Legio I Minervia Pia Fidelis [via Ardeatina 600, Roma] ha stabilito il proprio campo di addestramento presso il sito archeologico di Alba Fucens, grazie all’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero della diocesi di Avezzano, al contributo della fondazione Carispaq e alla gentile concessione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, nella persona della Dott.sa Emanuela Ceccaroni». Sarà l’età o la pigrizia, ma mi è difficile comprendere che cosa se ne facciano queste persone di tale «addestramento» da legionari romani nella vita quotidiana nella Capitale.
Un occidentale direbbe che «nel» non ha lo stesso significato di «presso»; in breve: l’evento si terrà dentro o fuori l’area archeologica? Per averne un’idea più precisa dobbiamo però passare alla coppia «Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero» e «Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo»: una esclude l’altra. Resta la prima perché in una proprietà privata si può farci quasi di tutto, in qualsiasi momento comprese le Giornate Europee del Patrimonio (ieri e oggi) – di là dell’adiacenza con un’area archeologica.
Non sono perciò impazziti tutti come avevamo temuto in un primo momento: la nostra Soprintendenza non c’entra minimamente perché non poteva concedere niente – francamente non si capisce perché sia stata tirata in ballo in questa vicenda dall’articolista. La cosa più importante per me è risparmiarmi immagini o peggio, video di gente vestita di quella buffa guisa agitarsi oziosamente in mezzo alle rovine d’Alba Fucens.
(Domanda da 100mila dollari e forse più). L’espressione «equo/romana» è almeno ambigua; chi ha fondato Alba Fucens, gli Equi o i Romani?

(Quasi dimenticavo i miei complimenti vivissimi alla Fondazione Carispaq)

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