giovedì 21 settembre 2017

Quattro gocce d'acqua

Più di qualcuno ha capito che è entrato l’autunno vedendomi con i capelli tagliati.
Quest’anno si è potuto apprezzare meglio che in passato la potatura degli alberi; ci si è accaniti soprattutto dalla parte delle abitazioni, lasciando intatto il lato della chioma verso la carreggiata – in maniera sistematica, nelle vie centrali. In caso di pioggia improvvisa ti ritrovi in una strana situazione, tu cammini sotto gli alberi ma ti bagni ugualmente perché manca un pezzo del fogliame che ti aspetti sopra la tua testa.

Quattro gocce d’acqua scivolano a terra, che cosa resta invece? Mi manca l’alberatura sagomata intorno a piazza Risorgimento fino a una ventina d’anni fa, una C verde a sezione rettangolare; c’era un pensiero dietro a tale potatura, una maniera d’intendere la città e il verde pubblico mentre i mezzi-alberi di oggi raccontano il panico di chi amministra che qualche ramo possa arrecare un briciolo di fastidio a qualche imprecisata finestra.

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