(On demand). Sono stati diffusi – a
buoi scappati, non si sa quando – alcuni comunicati riguardanti l’addio alla
cosiddetta Città dello Sport. Riporto – tranne il primo – alcuni brani
provenienti dalla scorsa campagna elettorale ad Avezzano. (Tutti quelli a me
noti, potrebbe mancarne qualcuno. Sono in ordine di apparizione).
«Tutto molto bello, se non fosse che
quanto sopra [restyling dello Stadio dei Pini] è solo un’idea. Di concreto non
c’è nulla se non una richiesta di mutuo», Maurizio Bianchini (AvezzanoInforma 7 dicembre 2017).
«“Abruzzo civico Avezzano” plaude al
progetto, già finanziato, per la Città dello Sport nella zona nord», Gabriele
Grande (IlFaro24 19 marzo 2017).
«La dotazione di alcuni servizi
contribuirà alla realizzazione di una “Cittadella dello Sport”, […] Una foresteria
che dia possibilità di soggiorno e riposo agli atleti», Stefano D’Andrea (TerreMarsicane 24 marzo 2017). (Era una
proposta autonoma della lista Riconquistare Avezzano, avanzata durante la
campagna elettorale).
«Il
Comune ha un mutuo per 2 milioni di euro e il 30 dicembre 2016 il Consiglio
Comunale ha deliberato l’accensione di un altro mutuo da 1 milione 250mila euro
con il Credito Sportivo per il rifacimento di una parte dello Stadio dei Pini.
Risultato? Le capacità residuali di indebitamento per il Comune di Avezzano
sono di appena 356mila euro», Emilio Cipollone (AvezzanoInforma 10 aprile 2017).
«abbiamo progettato la Cittadella dello
Sport», Giovanni Di Pangrazio (TerreMarsicane
12 maggio 2017).
Risiede in questi sparuti accenni, tutto
l’interesse del mondo politico cittadino per un’operazione che oggi, a detta di
due ex-consiglieri comunali, avrebbe fornito: «Un input formidabile
all’economia e allo sviluppo della città e della Marsica intera». Non se n’è
parlato per niente, tutto qua.
P.S. Lo ripeto: si è sciupata
l’occasione migliore per trattarne, ammesso che qualcuno ci credesse seriamente.
Chi ha pensato, proposto, sostenuto tale idea o progetto, non l’ha mai difeso,
dall’irrisione degli avversari politici; il mondo dello sport è rimasto muto in
tale frangente – nessuno, che io ne sappia, si è espresso pubblicamente seppur
a titolo personale.
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