giovedì 25 gennaio 2018

4 way street 40

(On demand). Sono stati diffusi – a buoi scappati, non si sa quando – alcuni comunicati riguardanti l’addio alla cosiddetta Città dello Sport. Riporto – tranne il primo – alcuni brani provenienti dalla scorsa campagna elettorale ad Avezzano. (Tutti quelli a me noti, potrebbe mancarne qualcuno. Sono in ordine di apparizione).
«Tutto molto bello, se non fosse che quanto sopra [restyling dello Stadio dei Pini] è solo un’idea. Di concreto non c’è nulla se non una richiesta di mutuo», Maurizio Bianchini (AvezzanoInforma 7 dicembre 2017).
«“Abruzzo civico Avezzano” plaude al progetto, già finanziato, per la Città dello Sport nella zona nord», Gabriele Grande (IlFaro24 19 marzo 2017).
«La dotazione di alcuni servizi contribuirà alla realizzazione di una “Cittadella dello Sport”, […] Una foresteria che dia possibilità di soggiorno e riposo agli atleti», Stefano D’Andrea (TerreMarsicane 24 marzo 2017). (Era una proposta autonoma della lista Riconquistare Avezzano, avanzata durante la campagna elettorale).
«Il Comune ha un mutuo per 2 milioni di euro e il 30 dicembre 2016 il Consiglio Comunale ha deliberato l’accensione di un altro mutuo da 1 milione 250mila euro con il Credito Sportivo per il rifacimento di una parte dello Stadio dei Pini. Risultato? Le capacità residuali di indebitamento per il Comune di Avezzano sono di appena 356mila euro», Emilio Cipollone (AvezzanoInforma 10 aprile 2017).
«abbiamo progettato la Cittadella dello Sport», Giovanni Di Pangrazio (TerreMarsicane 12 maggio 2017).
Risiede in questi sparuti accenni, tutto l’interesse del mondo politico cittadino per un’operazione che oggi, a detta di due ex-consiglieri comunali, avrebbe fornito: «Un input formidabile all’economia e allo sviluppo della città e della Marsica intera». Non se n’è parlato per niente, tutto qua.

P.S. Lo ripeto: si è sciupata l’occasione migliore per trattarne, ammesso che qualcuno ci credesse seriamente. Chi ha pensato, proposto, sostenuto tale idea o progetto, non l’ha mai difeso, dall’irrisione degli avversari politici; il mondo dello sport è rimasto muto in tale frangente – nessuno, che io ne sappia, si è espresso pubblicamente seppur a titolo personale.

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