domenica 28 gennaio 2018

Sabato scorso 1

Com’è andata? Bene, ringrazio ancora tutti.
Prima della presentazione, ho parlato con un po’ di gente su un paio d’argomenti all’attenzione dei mass media.
Il Premio Avezzano. Che ne penso? Non ho niente da eccepire riguardo al Comitato tecnico scientifico. Vi è chi ha scritto: «Alcuni componenti sono stati tirati per i capelli a partecipare e altri non avrebbero dovuto essere neanche presi in considerazione» (Angelo De Zanet, 27 gennaio 2018). C’è chi l’ha buttata sul campanilismo a proposito del suo presidente: «non di Avezzano», P. Palladini, Il “Premio Avezzano”? Lo presiede un uomo di Collelongo, 24 gennaio 2018. Tal esito risiede in realtà nel fatto che negli ultimi decenni – può piacere o no – il metodo dello spoils system si è affermato anche nel Vecchio continente e ben oltre i piani alti della pubblica amministrazione: cambia tutto perfino la tappezzeria e i fiori, chi vince le elezioni. Il presidente: io avrei aspettato la conclusione della sua vicenda giudiziaria e se pressato dalla scadenza, avrei scelto un altro al posto di Ottaviano Del Turco. (Se lo sa Marco Travaglio, ci sputtana tutti sul suo giornale. Essere rimbrottato, com’è capitato al nostro sindaco – Il Centro 26 gennaio 2018 –, da un gruppo che ha come sottotitolo «Associazioni, nomi e numeri contro le mafie», non è certo una medaglia da appuntarsi sul petto). Il punto secondo me è invece un altro e cioè se dopo gli anni Ottanta del secolo scorso, simili manifestazioni abbiano ancora un senso. (Intendo dire: dopo gli anni Ottanta in Occidente, certo non tra i nostri campi coltivati a patate).

Racconto come ho vissuto la vicenda della pubblicità alla presentazione. L’ottantenne che legge il quotidiano cartaceo acquistato in edicola, letto al bancone del bar o che segue la tv (notiziari, televideo), si è lamentato che nessuno abbia scritto un rigo su tale appuntamento; vale lo stesso per i miei coetanei che per informarsi consultano internet, nel senso delle testate giornalistiche on-line. (TerreMarsicane avrà pubblicato il comunicato stampa per qualche ora, sì e no). Nessun problema invece per i più giovani che bazzicano Facebook e WhatsApp, anzi: la comunicazione è stata abbondante. Sono stato «umiliato» dalle testate locali? Non è più un problema nel tempo che viviamo.

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