Com’è andata? Bene, ringrazio ancora
tutti.
Prima della presentazione, ho parlato
con un po’ di gente su un paio d’argomenti all’attenzione dei mass media.
Il Premio Avezzano. Che ne penso? Non
ho niente da eccepire riguardo al Comitato tecnico scientifico. Vi è chi ha
scritto: «Alcuni componenti sono stati tirati per i capelli a partecipare e altri
non avrebbero dovuto essere neanche presi in considerazione» (Angelo De Zanet,
27 gennaio 2018). C’è chi l’ha buttata sul campanilismo a proposito del suo
presidente: «non
di Avezzano», P. Palladini, Il “Premio Avezzano”? Lo presiede un uomo di
Collelongo, 24 gennaio 2018. Tal esito risiede in realtà nel fatto che
negli ultimi decenni – può piacere o no – il metodo dello spoils system si è affermato anche nel Vecchio continente e ben oltre
i piani alti della pubblica amministrazione: cambia tutto perfino la
tappezzeria e i fiori, chi vince le elezioni. Il presidente: io avrei aspettato
la conclusione della sua vicenda giudiziaria e se pressato dalla scadenza,
avrei scelto un altro al posto di Ottaviano Del Turco. (Se lo sa Marco
Travaglio, ci sputtana tutti sul suo
giornale. Essere rimbrottato, com’è capitato al nostro sindaco – Il Centro 26 gennaio 2018 –, da un
gruppo che ha come sottotitolo «Associazioni, nomi e numeri contro le mafie»,
non è certo una medaglia da appuntarsi sul petto). Il punto secondo me è invece
un altro e cioè se dopo gli anni Ottanta
del secolo scorso, simili manifestazioni
abbiano ancora un senso. (Intendo dire: dopo gli anni Ottanta in Occidente,
certo non tra i nostri campi coltivati a patate).
Racconto come ho vissuto la vicenda
della pubblicità alla presentazione. L’ottantenne che legge il quotidiano cartaceo
acquistato in edicola, letto al bancone del bar o che segue la tv (notiziari,
televideo), si è lamentato che nessuno abbia scritto un rigo su tale
appuntamento; vale lo stesso per i miei coetanei che per informarsi consultano
internet, nel senso delle testate
giornalistiche on-line. (TerreMarsicane avrà pubblicato il
comunicato stampa per qualche ora, sì e no). Nessun problema invece per i più
giovani che bazzicano Facebook e WhatsApp, anzi: la comunicazione è stata
abbondante. Sono stato «umiliato» dalle testate locali? Non è più un problema nel
tempo che viviamo.
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