(Un po’ di fatti miei). Venerdì scorso,
ho inviato a qualcuno un link
riguardante la notizia della soppressione di venticinque passaggi a livello
sulla linea ferroviaria Roma-Pescara. Un ottimo intervento non c’è che dire,
perché da noi eviterebbe alcuni rallentamenti lungo la Tiburtina Valeria a chi
si dirige verso la nostra zona commerciale (direzione Cappelle dei Marsi) o
prosegue per quella strada. In realtà volevo ricordare, a chi mi conosce bene,
che non si parla più del nostro sottopassaggio ferroviario da sei anni
(Floris2).
La questione del collegamento tra il
centro e la zona nord era immaginabile già dagli anni Settanta del secolo
scorso, per via dell’espansione edilizia: era un canale «naturale», il
sottopassaggio ferroviario. Gli anni Novanta erano il tempo giusto per
cominciarci a pensare. Niente invece, nemmeno nei programmi elettorali che
generalmente, lasciano il tempo che trovano. La raccomandazione proviene dal
Piano del traffico (Pgtu, 2003). Si
tratterebbe di ampliarlo e addolcire la sua pendenza, in modo da eliminare tale
collo di bottiglia. La sua costruzione potrebbe evitare una quota di traffico
motorizzato verso il Quadrilatero – a detta degli ingegneri. (Già, bisognava
fare carte false prima della citata decisione di Rfi, per racimolare dei
quattrini in qualche maniera).
La situazione ridicola, tipica meridionale,
è che abbiamo a disposizione una cifra a molti zeri (Masterplan) per
risistemare il Parco Torlonia – per tenerlo aperto una settimana l’anno –, ma non abbiamo mai investito un centesimo
su un posto in cui passano quotidianamente
migliaia di persone. Quegli stessi quattrini sarebbero stati certo più utili
per ottenere una stazione ferroviaria simile più a quella di una grossa città
che non al paesello sperduto tra le montagne. (Non abbiamo perciò nemmeno il
lusso d’essere dei provinciali, incapaci perfino a copiare in modo maldestro).
Riprendere almeno a discuterne sarebbe
già tanto – non è compreso nel programma di governo dell’alleanza elettorale
che ha vinto le Amministrative, d’accordo. (Da quanti decenni invece si è messa
la sordina su una circonvallazione
che eviterebbe l’attraversamento del centro a chi è diretto altrove?)
P.S.: dovrei scrivere qualcosa Città
dello Sport, ma non aspettatevi molto.
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