sabato 5 ottobre 2019

Radio Bar(i) 24

Era cattivo, sbagliato, tranchant il mio giudizio riguardante il centro, quando affermavo che si era fatto poco o niente in questi anni? (Nel senso: da giustificare la revoca della nota Dgc 180-2009). Affermava il commissario: «dal giugno 2009 ad oggi, è stata data esecuzione ad una serie di interventi tecnici che hanno modificato in maniera sostanziale, le condizioni della circolazione e della sicurezza stradale e più in generale il sistema della mobilità, dell’ambiente e dell’assetto urbanistico». (Addirittura ambiente e assetto urbanistico…)
Esso parte dalla mia conoscenza delle misure applicate al traffico in alcune città, italiane ed europee, negli ultimi decenni. (Troppo complicato navigare, impantanarsi, perdersi nel web? Problemi con l’inglese, il tedesco, il neerlandese, il francese?)
Ebbene, durante l’incontro-dibattito sulla mobilità sostenibile tenuto proprio ad Avezzano (20 settembre 2019), Enrico Stefàno (M5s, ex presidente della commissione Mobilità) ha descritto, incidentalmente, un paio di sezioni stradali pensate per Roma – non per Amsterdam o Berlino, per carità! L’unico esempio che, da noi, si avvicina a esse è rappresentato dal tratto di pista ciclabile su via XXIV Maggio – irriso quasi all’unanimità e con veemenza, al tempo della sua costruzione.

Non sono io perciò, a essere disinformato o malvagio, ma è il provincialismo, l’ignoranza collettiva (indotta), a produrre simili domande.

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