lunedì 21 ottobre 2019

Those Left Behind

(La vicenda Porta a Porta che ci ha riguardato). Ho perfino amici che guardano ancora la tv; si è parlato di una trasmissione in cui si è legato il teppismo al consumo di alcol ad Avezzano. No comment. Essa era stata «lanciata» da un pezzo apparso sul quotidiano regionale (M. Sbardella, Scatta l’emergenza alcol dopo la movida dei teppisti, in «IlCentro» 16 ottobre 2019). Si trattava, in realtà, di proseguire sulle vicende del sabato precedente (notte tra il 12 e il 13 ottobre), in cui sono stati danneggiati dei giochi per bambini in piazza B. Corbi e fracassati o resi inservibili i vetri di un paio di automobili, dalle mie parti. Durante quella giornata, è stato pubblicato anche il video «incriminato» (M. Sbardella, Avezzano “sbatte” contro l’emergenza alcol, in «IlCentro» 16 ottobre 2019. Un pezzo del suo titolo è: Senza la sbornia non si va avanti il sabato sera). No comment anche in questo caso, perché ignoro il testo in cui era inserito – il brano di trasmissione televisiva di cui faceva parte.
L’estate scorsa, ho riportato dei fatti avvenuti nella nostra regione che hanno suscitato l’attenzione, la preoccupazione – talvolta l’ilarità – fuori dall’Abruzzo; di questo servizio se ne discute ancora solo dentro Avezzano.
Che dire? Posso scrivere pochissimo per quanto ho premesso.
Ho guardato al computer delle scene che si ripetono dai primi anni Novanta, in queste parti; uniche novità: crack e shottini. (I secondi servono a meglio vendere i super-alcolici nei locali). Sono in una troupe che deve licenziare qualche minuto di girato sull’abuso di super-alcolici. Scelgo d’intervistare un giovane appena alticcio o qualcuno che è notoriamente astemio? Inquadro un distinto signorino alle prese con una Schweppes o uno che non sta in piedi per quanto è imbastito di alcol? Tralascio il tipo che prende a calci una transenna?

La vicenda si è presto intrisa d’ipocrisia, moralismo e provincialismo, in queste parti. Conosco minuziosamente l’ipocrisia dei coetanei e quella degli ottantenni, però m’infastidisce maggiormente quando sono i ventenni a recitare: potrebbero essere migliori di chi li ha preceduti. A un certo punto, esce un: «Qui non succede mai niente», a giustificare i numerosi – non tutti – giovani e adolescenti che abusano in super-alcolici. (È come quello che, per fare un dispetto alla moglie, si taglia le palle). Il prossimo 7 febbraio torna ad Avezzano Roberto Cappello; Massimo Coccia dovrebbe aggiungere almeno un altro paio di serate per far assistere i giovani e giovanissimi del posto con problemi di alcolismo a «qualcosa». Vedremo come va a finire.

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