martedì 1 ottobre 2019

Un altro Carnevale fuori stagione

[…] Lo scorso 25 febbraio è stato finalmente immesso in rete il portale che raccoglierà le proposte dei cittadini circa il restyling del centro e l’isola pedonale. (Ci mancava la piazza del nuovo comune o la Riserva del Salviano…).
Si leggeva (è mio il grassetto) tempo addietro: «Trascorsi ormai 4 anni dei 5 del suo mandato, il sindaco-manager ha infatti confermato che non inizierà i lavori per la riqualificazione del centro città ribadendo che affiderà la decisione ad un sondaggio on-line» – Il sindaco Di Pangrazio ammette il fallimento della sua amministrazione: non attuerò il mio programma di mandato, in «AvezzanoInforma» 9 febbraio 2016. Più chiaro di così… È in corso anche un sondaggio – commissionato da chi? – sul gradimento del nostro sindaco e non è necessario essere degli indovini per immaginare che il primo cittadino ne uscirà con le ossa rotte. Il valore di tale screening è perciò prossimo allo zero con il primo cittadino vicino alla scadenza del mandato; in una città, dove i sindaci obbediscono senza fiatare ai capricci delle lobby (costruttori, commercianti). Altro che «ridare voce ai cittadini». (I sistemi tradizionali per conoscere le esigenze delle persone, invece?).
Poteva mancare l’allegro starnazzare dei partiti dell’opposizione una volta lanciata l’idea della consultazione? Vogliono loro – a differenza della maggioranza – l’isola pedonale? No. Sono anche loro contrari a quei nemmeno duecento metri di strada della «crocetta». (I nostri partiti politici sono tutti contrari all’isola pedonale però sono sempre pronti a evocarla).
Potendo interessare: nelle ultime domeniche manca l’area pedonale. […] [27 febbraio 2016]
Ho tirato fuori di recente un dato: nove avezzanesi su dieci abitano in periferia. (In periferia, non in un quartiere: il secondo è ben altra cosa).
La consultazione in corso dispone perciò che una persona residente in un posto privo di pubblica illuminazione, caditoie stradali, marciapiedi, alberi, negozi, giardino pubblico, scuola, uffici, piazza e altro, egli denunci le mancanze – a suo dire – riferibili al centro. Tu vivi in mezzo al fango in caso di pioggia o neve e proponi i sampietrini, la fontana monumentale, i marmi, il porticato o le piastrelle, lungo corso della Libertà o via Cataldi; non ti rendi conto che i tuoi sogni se realizzati, non migliorano certo la tua residenza, i suoi dintorni e servono per allontanarti ancora dal Quadrilatero. […]

«Vogliamo la partecipazione attiva della cittadinanza», ma l’Amministrazione ha scelto un mezzo – internet – scarsamente o per niente frequentato da una parte consistente della nostra popolazione (anziani, vecchi) che invece potrebbe fornire spunti utilissimi. (È tutto dire anche la formula delle «due puntate» per partecipare). Spero solo, che qualcuno approfitti del portale per visionare il vecchio Piano del traffico, tanto per avere un’idea della città dove vive sicuramente migliore e soprattutto utile rispetto alle amenità propalate dai commercianti e diffuse integralmente dai locali mass media negli ultimi decenni. [28 febbraio 2016]

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