Com’è
stato vissuto? (L’incidente stradale con
morto e feriti del 2 gennaio, lungo la Sr 5).
Ho
apprezzato il lavoro della carta stampata – essa si pone generalmente la
questione dell’affidabilità, dell’autorevolezza. È andata così-così per le
testate on-line – quelle che se ne
sono interessate; qualche taglio emozionale è dovuto a un’esigenza di clickbaiting. È stata giocata oltre alla
carta delle emozioni nei social network,
anche quella della xenofobia – l’investitore è di origine marocchina. (Per
quello che mi è stato riferito, si capisce).
Ignoro il
peso dei diversi interventi di politici (regionali e nazionali di Fratelli
d’Italia e Lega) sull’opinione pubblica locale. Nemmeno ho capito l’utilità dell’intervento
di Pierluigi Biondi (sindaco dell’Aquila – NewsTown,
MarsicaLive, 5 gennaio): che
c’entrava? Idem, per il presidente
della Regione che chiede «giustizia» (4 gennaio). (Così, tanto per sapere). Ricorre,
nelle reazioni a questa vicenda, spesso l’argomento della giustizia – soprattutto nei social
network – come se in Italia non esistessero i tribunali. Fanno sempre così, le stesse figure – degli
stessi partiti –, in caso d’incidente stradale? (Nel 2017 vi sono stati
incidenti che hanno causato 3.378 morti e 246.750 feriti – Istat dixit.
Si sono comportati, in maniera proporzionata, allo stesso modo Giorgia Meloni e
Matteo Salvini nel caso di Brunico – 5 gennaio 2020 –, dove sono scappati sette morti e dieci feriti?). La locale
Curva Nord invece ha approfittato dell’occasione per far sapere in giro, con
uno striscione appeso lo scorso 5 gennaio, com’è schierata politicamente – io
lo sapevo da un bel pezzo: «Arrestate chi difende la propria città, proteggete
chi uccide senza pietà. Giustizia per Sara!».
Ho appena classificato
quell’accaduto due volte e in grassetto: qual è, invece, il frame
delle figure, delle persone che ho citato? Utilizziamo tutti delle cornici
interpretative nell’esprimerci; quella – piuttosto composita – nominata ha
infastidito non solo me, ma anche gli amici con cui ho discusso in questi
giorni: provo a spiegare il perché. È un’occasione utile anche per chiarire
questo: «C’è perciò il rischio
che i partiti si limiteranno a proporre da noi [Avezzano] i contenuti
sperimentati, che funzionano nelle grosse città, eliminando le questioni e le peculiarità
del luogo», 3 gennaio 2020. (1/3)
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