mercoledì 1 gennaio 2020

Com'è andata 1

«Anche gli altri avezzanesi vivono altrove non solo tu che abiti fuori». È questo il ritornello di queste feste natalizie. È come se i compaesani vivessero in un altro imprecisato posto, considerando ciò che loro conoscono e che raccontano in giro della loro città.
Ho più volte scritto che nella Marsica non siamo minimamente preoccupati della popolazione che decresce – neanche quando leggiamo sul giornale dell’eliminazione di una classe alle elementari, alla scuola media o quando chiude un negozio –, del futuro della vecchia linea ferroviaria Roma-Pescara. Tutto tace per almeno sei alberi caduti nel giro di poche ore mentre, finché c’è stato il vecchio sindaco, era sufficiente un ramo afflosciato per scatenare varie, risentite articolesse. (Ci volevano tre, quattro persone in vista che ne parlassero in giro – quelli che fanno da mesi la fila davanti all’ufficio del commissario prefettizio, casomai).
Chi vive fuori regione ha seguito meglio di noi – sui nostri mezzi d’informazione –, la vicenda complessiva dei viadotti autostradali sequestrati lungo l’autostrada A14. Sequestrati perché non conformi, rischiosi in qualche maniera per il transito di automobili e mezzi pesanti. Non è perciò questione di «lunghe code», «incolonnamenti» come invece hanno raccontato agli abruzzesi. (Basterebbe comprendere – agli avezzanesi – di trovarsi in mezzo ad autostrade di montagna, con gallerie e viadotti deteriorabili con il passare degli anni: è ancora diverso). Apprezzabile perciò Lilli Mandara quando perlomeno mostra il gioco dello scaricabarile: «il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, […] anche lui allungò la vita ai concessionari: lui, con il suo partito, votò nel 2008 l’articolo 8-undecies della legge 101 con cui vennero blindate le convenzioni autostradali», 24 dicembre 2019.

Il 21 del mese scorso, è apparsa sul quotidiano regionale (Il Centro) un endorsement nei confronti di Gabriele De Angelis firmato da Nazzareno Mascitti. Sono cose che si leggono in vista di una campagna elettorale: qualcuno si dichiara in buona parte d’accordo con l’azione di un’Amministrazione – ammette che l’opposizione ha avuto, in alcuni casi, le sue buone ragioni –, avanti perciò con il secondo mandato o con una nuova faccia, più giovane casomai, ma ancora di quell’alleanza politica, elettorale. (Un intervento politico più che gastronomico, filosofico, tecnologico o numismatico). È giunta invece, il giorno seguente – su un’altra testata giornalistica (Site) –, l’indignata risposta del presidente della… Pro Loco. (È stata una situazione ridicola ma è molto positiva – per i brutti tempi che corrono – l’assenza del linguaggio aggressivo o violento come quello che s’incontra quotidianamente su Facebook o in alcuni talk show. Era questa la fase incriminata, potendo interessare: «La gestione della galleria in via Corradini, affidata alla Pro Loco, non ha senso: la Pro Loco ha bisogno di una sede, non di una galleria»). (1/3)

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