Era corsa
voce che per Natale sarebbe spuntato qualche nome dei candidati alle Amministrative
– grasse risate dei «forestieri». Non si è saputo finora nulla: pettegolezzi
rimandati ad almeno dopo la Befana – on-line
e WhatsApp, si capisce. (L’espressione «candidato sindaco», è stata impiegata a
proposito di un atto di «vandalismo» a fine mese – per esempio, MarsicaLive metteva il pezzo sotto: Redazione
Cronaca). Io mi aspettavo qualche indicazione, un mezzo nome almeno da parte di
chi è fuori dei giochi, non ha possibilità di conquistare nemmeno un seggio a
Palazzo di città, di raggiungere sì e no il 2% dei consensi.
Ciò che
finora non comprendono gli amici di fuori non è tanto la mancanza di un
candidato dello schieramento che può agevolmente vincere le prossime Amministrative
al primo turno (destra), quanto il seppuku
della primavera scorsa. Già, perché far
saltare tutto a «anatra zoppa» risolta, dopo poco più di un anno di
consiliatura? Mera distribuzione delle poltrone o c’è dell’altro? (Come
farla digerire a un’opinione pubblica seppur striminzita?). Non ho amici che
ritengono lo spostamento del mercato settimanale o un semaforo malfunzionante tra
le cause della caduta del precedente sindaco. (Mi si dirà: ognuno ha gli amici
che si merita). (3/3)
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