lunedì 19 giugno 2017

4 way street 34

(La lezione della campagna elettorale). Scrivevo a proposito di piazza A. Torlonia, nove mesi fa: «Hanno tagliato l’erba, in estate.
Due o tre giardinieri del Comune si occupavano spesso nel mantenerla alla stessa altezza, quando ero ragazzo; utilizzavano addirittura il falcetto». Roba di oltre mezzo secolo fa.
Durante la campagna elettorale, mi è capitato d’incrociare gruppi di persone intente a eliminare arbusti, siepi, erbe spontanee e muschi per la città. La città è stata «ripulita». Si è parlato in giro di «voti comprati» dimenticando che sono gli elettori ad assegnare le preferenze: individui in carne e ossa.
Proseguiamo: Avezzano era meglio com’era ridotta prima o adesso?
Vado al sodo. I Comuni tendono a esternalizzare le attività che essi svolgevano fino a venti, trent’anni fa (outsourcing). Ci si chiede di quando in quando (Amministrazione, associazioni di categoria, partiti, sindacati e cittadini) se il servizio richiesto è soddisfacente? Per niente. Gli interventi extra sono rapidi in caso di urgenze? Non è un problema. La somma sborsata è congruente al servizio ricevuto? Per l’amor di Dio!

Di questo passo ci si ritrova da decenni nella situazione attuale e non si sa con chi prenderla; non solo, s’ignora anche come e perché ci si è arrivati. Abbiamo perciò notato negli ultimi giorni, gente svolgere operazioni demandate alla società che ha l’appalto del verde pubblico e a qualche operaio del Comune.

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