sabato 24 giugno 2017

4 way street 38

(Hybris). In una città dominata dal voto clientelare, è simpatico osservare ciò che si produce a livello ideologico per coprire tutto ciò. Qualcuno però talvolta prende le cose troppo sul serio.
Mi riferisco a un particolare e vivace battibecco degli ultimi giorni prima del voto che ha visto contrapposti il presidente di Atc Avezzano (Giacomo Di Domenico) e le liste che appoggiano il sindaco pro tempore. Cfr.: Di Domenico (Atc Avezzano): “Avezzano nel Parco? Di Pangrazio deve dare posti nel Cda?”, in «TerreMarsicane» 19 giugno 2017 e seguenti. «Apprendiamo dalla stampa che il Sindaco uscente Di Pangrazio vuol far entrare Avezzano all’interno del Parco Sirente Velino». Io invece l’ho saputo più modestamente dalla sua missiva inviata alla citata testata giornalistica on-line. «Apprendiamo dalla stampa…», è una tipica espressione da vecchia volpe della politica – noi blogger citiamo minuziosamente, anche narcisisticamente le fonti.
Trovo almeno irrituale la cosa per un paio di motivi. Un’associazione di categoria, un comitato, un sindacato, un gruppo sono abituati a inviare una lettera aperta ai candidati con le loro lamentele o richieste pochi giorni prima dell’inizio della campagna elettorale. (Il perché è facilmente intuibile: può sortirne un incontro, un accordo, un’iniziativa comune, la pubblicazione di una richiesta nel programma elettorale). Non è mai successo ma potrei sbagliarmi, che la stessa associazione di categoria, comitato, sindacato, gruppo intervenga dopo il primo turno per attaccare uno dei due partecipanti al ballottaggio e per favorire quindi l’altro.
È una polemica che trovo strana anche perché una simile istituzione dovrebbe interessarsi a ciò che succede fuori delle aree antropizzate – è vietato cacciare in città. È facile chiedersi: che c’entra tutto ciò e in quella data con il dibattito registrato nelle piazze, nei locali, sulla stampa, nel web per le Amministrative ad Avezzano da gennaio 2017 in poi?
«Forse il Sindaco uscente vuole accaparrarsi il voto di qualche ambientalista? Oppure spera di avere qualche posto nel C.D.A. del Parco da dare a qualche amico?». Quante domande sono? Somarelli, la risposta esatta è: una! È questa: «[il Sindaco uscente] spera di avere qualche posto nel C.D.A. del Parco da dare a qualche amico?». Adesso spiego perché è una. Dopo una simile notizia – ammesso che essa sia uscita dopo il primo turno, l’11 giugno 2017 –, è normale che una o più associazioni ambientaliste, abbiano apprezzato o no tale iniziativa del primo cittadino e fatto conoscere a stretto giro alle testate giornalistiche e perciò pubblicamente, alla collettività il loro favore o la loro contrarietà. (Si sono tenute dentro il resto, in caso d’indifferenza e quindi non se n’è saputo niente). Si sa nel volgere di qualche ora se l’Operazione-simpatia è andata in porto.
Last but not least. L’intenzione di entrare nel Pnr Sirente Velino da parte del sindaco Di Pangrazio è in realtà una faccenda non recente, risalendo essa all’inizio del 2014, nemmeno due anni dalla sua elezione e mi sembra abbastanza strano – anche questa volta – che non se ne siano accorti allora proprio i cacciatori della nostra zona. Gli stessi non si sono nemmeno accorti – ancora, stranamente – che la storia si è arenata, chiusa lì, in quel gennaio 2014. Il centrodestra capeggiato da De Angelis non a caso ha coniato il neologismo «annuncite» riferito a Di Pangrazio. Eccovi un link:

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